PALAZZO DI CITTA’
«Eppur si muove», rubando la frase storica di Galileo Galilei si direbbe per Pozzuoli che, dopo l’implosione del Pd alle ultime elezioni amministrative, si trova in una prateria di liste civiche.
E i partiti? Cancellati da guerre intestine, eccoli poco per volta risorgere, ma solo al centro. Forza Italia da qualche mese ha una sede e un segretario cittadino (Carmine Morelli), il Pd, dopo la nomina del commissario, non ha ancora un gruppo consiliare, una sede, degli attivisti, anche se i riferimenti del sindaco Gigi Manzoni restano Lello Topo e Mario Casillo (entrambi consiglieri regionali dei democratici). Sembra sempre che si stia lì per farlo rinascere, ma i rancori sono troppi, ormai personali; così resta all’opposizione una componente del consiglio nazionale del Pd (Marzia del Vaglio) insieme ad altri storici tesserati. Si aspetta. Si trama. E l’arbitro non riesce a fare gruppo, questa è la verità. A vedere i consigli comunali resta la “tenzon” accesa, dirompente.
Intanto il centro si organizza, Italia dei Valori ha un suo segretario cittadino da qualche settimana (Enrico Russo, già in passato presidente del consiglio con l’amministrazione con a capo Figliolia), dall’altro lato il gruppo di centro della lista civica Uniti per Pozzuoli si configura come associazione politica, ma che guarda al centro. E poi c’è la destra o meglio non c’è. I grillini infine, pur avendo un loro rappresentante alla Camera dei deputati (Caso) non sono presenti sul territorio, non entrano nel merito delle dispute (se non per il bradisismo, mesi fa).
E tra i litiganti…il centro mette semi. Il Pd si aggroviglia e dipanare la rete resta un sogno. La maggioranza dell’amministrazione non appare sempre la stessa, basti vedere i voti per l’elezione dei membri della commissione edilizia: i consiglieri comunali (che siedono all’opposizione) Tozzi, Volpe e Villani hanno votato membri della maggioranza, mentre i 5 dell’opposizione (Sebastiano, Del
Vaglio, Ismeno, Figliolia, Iasiello, assente Maione) un loro nome.
Una maggioranza comunale che cambia porta dissapori interni, questo è certo, basta farsi un giro a Toiano, sede del municipio e ascoltare i rumors. C’è chi sbaraglia le carte perché ha una visione? O affidarsi al caos indebolisce il potere stesso dei consiglieri di maggioranza e crea dissapori interni?
Il Corvo