Dopo la paura per le scosse si fanno i conti con la possibile emergenza sulle vie di fuga
La scossa di Giovedì 7 settembre la più forte degli ultimi 20 anni, ha acceso un campanello d’allarme sul piano di emergenza dei Comuni colpiti.
Il Piano rischio vulcanico dei Campi Flegrei che organizza la fuga di oltre 350000 cittadini residenti nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Giugliano e Monte di Procida, prevede una serie di regioni da raggiungere e una serie di gate, luoghi di raccordo dove radunarsi.
Il problema sta proprio lì, le vie di fuga hanno dei problemi, il supertunnel di Pozzuoli, progettato dal Greco Georgios Kalamaras che collega la tangenziale di Napoli con il porto di Pozzuoli è ancora chiuso al traffico. L’area è ancora un cantiere nonostante la criticità della zona e del momento.
Secondo il Sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, il tunnel aprirà tra due mesi dopo innumerevoli cavilli burocratici risolti. Il problema però potrebbe non essere ancora superato. Perchè, a proposito di vie di fuga bloccate, l’aggiornamento del Piano di evacuazione, approvato dalla Regione Campania con Delibera 187 del 19 aprile 2023, bisogna aggiornare con 3 nuovi gate di uscita il nodo Cuma-Arco Felice per i residenti di Bacoli, Pozzuoli e Monte di Procida.
Le vie di fuga bloccate riguardano anche il nuovo svincolo di Via Campana che richiederà altri 3 anni di lavoro, garantendo la fluidità in uscita di oltre 600 automobili ogni ora.
Il problema delle vie di fuga, riguarda anche le strettoie che si creerebbero nella zona di Cuma dove si troverebbero i residenti provenienti da Monte di Procida, da Bacoli e da Pozzuoli in un budello troppo stretto per contenere tutti. Si sta cercando di creare una porta di uscita dedicata ai puteolani, una ai montesi e una a Arco Felice ai residenti di Bacoli.